Umago, Istria, 2014
Le cose cambiano perché assumono la forma di chi le usa.
Efraim Medina Reyes, 2004
Tutto è ripetizione, ripercorso, ritorno.
Infatti anche la prima è una “seconda volta”.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere
Il tempo umano non ruota in cerchio
ma avanza veloce in linea retta.
È per questo che l’uomo non può essere felice,
perché la felicità è desiderio di ripetizione.
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, 1984
L’istante occupa uno stretto spazio fra la speranza e il rimpianto,
ed è lo spazio della vita.
Marcel Jouhandeau, Algebra dei valori morali, 1935
Eventi assopiti, mare in estro,
tre pareti racchiudono una stanza,
davanti alla memoria la fronte in trasparenza,
la parete mancante è una lunga distanza,
muro dei giorni, palpebra dei sogni
linguaggio che è una pausa, inseguire
questo movimento, dentro e fuori
passato e futuro.
Apparizioni su sedie senza forma, tavoli sul vento,
presente che detta percorsi
oltre ogni soglia, si muove il volere
il mare e l’ordine intorno, il futuro approssima il ripetersi,
un lungo corridoio irrompe.
L’incartamento è lo spazio della figura,
trascritto sul muro mancante,
il moto delle onde è un respiro,
quel ritmo infrange e il limite si bagna, armonie non proprie
schiumano il vuoto, si velano gli occhi.
Opere dentro specchi, condividere una per l’altra
conquista, asse sull’acqua si sviluppa, dimensioni
aumentano, onde ciclano onde, stanze architettano
stanze incuranti del tempo.
Galleggia l’istante senza sopra né sotto.
Frate Adagio, Luoghi e Dintorni, XX Secolo