La massa imponderabile dell’azzurro al quadrato
della finestra, lasciando nelle retrovie l’azzurrità
e il mondo intero, col petto, come alla feritoria di un tank
si stringe e poi si arrende al vetro
…
Scialuppe, motoscafi, chiatte, lance, barche,
come scarpe spaiate appartenute al Creatore,
calpestano zelanti guglie, pilastri, archi
l’espressione dei volti.
Josif Brodskij, Strofe Veneziane (2) V e VII, 1982
Archive for orizzonte
Chiesa del Redentore
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Posted in Bianco e Nero, Luoghi, Mare, Persone, Poesia, Sentimenti with tags Bianco e Nero, Black and White, Foto, Fotografia, il mare, Light, Luce, Luoghi, Mare, orizzonte, People, Percorsi, Photography, Photos, Places, Poesia, Poetry, Sea on 21 January 2015 by andreaalbertiUn ombrello aperto è un bel cielo chiuso.
Xavier Forneret, Cespugli di pensiero, 1870
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo,
ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte.
Konrad Adenauer
Guardiamo poco il cielo
perché i nostri pensieri tendono al basso.
Romano Battaglia, Silenzio, 2005
L’anima precorre tempo e spazio,
e non è come l’occhio,
che crede cominci il cielo
dove comincia l’orizzonte.
Ambrogio Bazzero, Lagrime e sorrisi, 1873
Piove sul giusto e piove anche sull’ingiusto;
ma sul giusto di più,
perché l’ingiusto gli ruba l’ombrello.
Lord Bowen, Sands of Time, 1923
L’altra voce che dorme
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la piú assoluta calma interiore,
la piú assoluta indifferenza.
Ma una maledetta voce mi diceva dentro,
che era là anche lui, l’estraneo,
di fronte a me, nello specchio.
In attesa come me, con gli occhi chiusi.
Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, 1925
Un nuovo pensiero politico sta nascendo,
i cui creatori dovranno ascoltare
l’altra voce che dorme in ogni uomo,
quella dei poeti.
Octavio Paz
Voce, soffia acuto di veglia
respiri di onde si avvicinano,
silenzio, disegna ombre di sonno
gli occhi diventano neri giardini,
luce, sfoggia ventaglio d’estasi
il ventre profondo s’irradia in mare,
ponte, semina giacigli di pietra
risacche di tramonti si abbattono,
ànditi, scivolano selve impossibili
scorrono le interminabili linfe
dei pensieri abitano zampilli di colore
dentro gocce dentro arcobaleni,
lacrime, essudare da occhi serrati
addormentando pezzi di mondi trasparenti,
risonanze di altra voce ne sgretolano la superficie
sotto si immerge il mare
è più fondo è più sogno
nascono coni d’ombra compressi
il buio rincorre la luce,
incede l’isola arginando gli scogli:
è movimento,
subentra il vento rendendo il sommerso alla voce:
è suono,
il mare è sete d’infanzia
l’orizzonte è cicatrice che bagna solo occhi ciechi,
non è freddo,
si sparge la notte degli occhi
si sciolgono altre voci nel sonno.
Frate Adagio, Luoghi e Dintorni, XX Secolo
Autentico scrittore (…)
è chi ci interpella
con la stessa voce con cui parliamo
a noi stessi nella nostra solitudine.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977-92
15 Agosto
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Potevo sedere e mirare
scie luminose di storie
umane come di cent’anni.
Ora che il faro è spento,
sento scorrere effigi a dimora
di ricordi per quanto vissuto.
Penisola di terra come porto,
per orizzonte di viaggio
a toccare il cielo.
E, oltre,
il faro irradia
l’immaginario senza limiti.
Frate Adagio, Luoghi e Dintorni, XX Secolo